Fantasma e desiderio
Formula di Lacan del fantasma:
$ <> a è la formula del fantasma (1). [che si legge: S barrato punzone
di a].
Il fantasma è generato dal rapporto tra $ e a.
Domanda:
$ genera a, oppure a genera $ ?
Oppure la nascita è contemporanea?
Cosa spinge $ generare a o l'inverso?
Possibile risposta:
Qualcosa che possiamo chiamare desiderio, che, se si ferma a questo punto,
si fossilizza in un desiderio fantasmatico.
Penso che tutto il movimento (tutto
ciò che nell'essere umano si muove, qualsiasi cosa si intenda con movimento)
sia dovuto a ciò che possiamo chiamare desiderio.
Sembra perciò che il desiderio sia costitutivo dell'uomo.
Senza desiderio non si nasce né si vive!
Allargando il concetto di desiderio, o meglio non definendolo per il momento
in maniera circostanziata e rigorosa, si potrebbe pensare che anche un
albero cresce perché è mosso da uno pseudo-desiderio.
Le pietre hanno desiderio? potremmo dire
che hanno quello di restare dove sono (primo principio della dinamica).
Si potrebbe poi continuare osservando che (restando nella metafora della
pianta) la pianta una volta cresciuta completamete e raggiunta la maturità
inizia una lenta degradazione fino ad arrivare alla morte. È anche questo
un desiderio?
Se abbiamo chiamato desiderio quello di crescita dobbiamo chiamare desiderio
anche quello di morte.
E per la pietra cosa possiamo dire? Potremmo affermare che anch'essa alla
fine ritornerà prima polvere e poi, alla fine, nell'indistinto buco nero
in cui - come sostiene la fisica teorica - evolverà tutto l'universo.
Quindi anche il suo desiderio è quello di morire.
Con queste azzardate metafore abbiamo individuato una caratteristica del
desiderio che è quella di evolversi con il tempo, cioè il desiderio ha
come variabile indipendente il Tempo.
È proprio quella di morire l'ultima manifestazione del desiderio?
Se accettiamo l'ipotesi di Hawkings, di un nuovo Big Bang dopo l'implosione
nel Big Crunch, possiamo dire che l'ultimo desiderio è quello di rinascere
e ripetere l'esperienza fatta, magari sotto nuove forme.
Ma è questo l'ultimo desiderio? (e così via all'infinito).
Si può riguardare il desiderio come
una legge (nel senso strettamente fisico del termine): l'acqua scende
a valle a causa della legge di gravità (legge di cui si sa solo la, anzi
le, formulazioni, ma non si sa assolutamente perché ci sia e perché si
manifesti in questi termini), senza questa legge non solo l'acqua non
scenderebbe a valle, ma addirittura non esisterebbe l'universo.
In questa ipotesi che il desiderio sia una legge, un motore di tutte le
azioni, una sorta di vettore su cui si innestano varie manifestazioni
dello stesso: quali gli istinti e le pulsioni; vediamo come si forma il
fantasma. Il primo fantasma è quello di tentare di ritornare ad essere
uno con la parte della madre che ci dava il latte, o ancor prima essere
tutt'uno con la madre.
Sul vettore del desiderio, che in questa fase temporale chiamerò desiderio
di vita, si ottiene come resto del piacevole atto di cibarsi, un godimento
(annullarsi nel fare uno con l'oggetto, che è un po' come morire), che
può essere poi inteso come il reale punto di mira del desiderio. Questo
mitico godimento diviene in questo modo ciò che viene creduto come fine
del desiderio, riducendosi così a desiderio fantasmatico.
Con il tempo a cambierà forma e aspetto (quanti sedicenti amori nascono
a causa della spasmodica ricerca di a), ma nella sostanza è sempre al
primo oggetto che ci si rivolge al fine di ottenere il godimento (così
il sesso, che è una via regia per il raggiungimento del godimento, diventa
la riduzione più comune del desiderio).
Come uscire da questo circolo che ci porta a ripetere all'infinito una
ricerca che mai ci soddisferà? (la non soddisfazione nasce dal fatto che
si raggiunge sì il godimento, ma nella realtà non è al godimento che il
vero desiderio mira).
Penso che sia possibile uscirne spostando l'obbiettivo dal godimento al
lasciare divenire il desiderio per ciò che è (chiamiamolo: desiderio di
eternità). Credo che potrà manifestarsi attraverso l'unico vero mezzo
per il raggiungimento dell'eternità: l'azione creativa (in qualsivoglia
modo si voglia manifestare). In questo modo si potrà raggiugere anche
il vero godimento, che non sarà più una piccola morte come nel caso del
godimento normalmente inteso, ma un momentaneo ingresso nell'eternità.
Nota
1) $ = soggetto barrato (diviso) dal
linguaggio
a = oggetto che causa il desiderio
<> = punzone (funzione)

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